Da atleta ho sempre vissuto il cibo come un elemento fondamentale della mia preparazione fisica.
A volte è stato un nemico, soprattutto nel periodo dello sviluppo, a volte un rifugio emotivo, un alleato nei momenti più bui.
Negli anni ho imparato a non dare per scontato il cibo che metto in tavola e che quello che metto in bocca non serve solo a riempire lo stomaco ma può avere un potere energetico, curativo, conservativo, benefico.
Ho provato tutte le diete possibili immaginabili, non perché fossi ossessionata dal mio aspetto fisico, ma perché volevo mettere alla prova il mio corpo.
Mi dicevo: vediamo che succede se per 6 mesi non mangio più la carne, che succede se mi privo degli zuccheri di ogni tipo, vediamo che succede se mangio solo proteine, cosa cambia nel corpo con questo regime alimentare, e poi con quest’altro, ecc.
Da questi innumerevoli esperimenti, che si protraevano a volte per lunghi periodi di dolorose astinenze, ho capito finalmente che il mio corpo ha bisogno di tutto per funzionare bene. La chiave di volta era trovare un equilibrio ed imparare ad ascoltare i segnali che l’organismo mi inviava.
Ho sempre creduto che condividere le proprie esperienze potesse aiutare qualcun’ altro a capire qualcosa in più del proprio corpo.
Così nel 2018, dopo un anno molto difficile sul piano fisico ed emotivo, ho scritto uno spettacolo dal titolo IL CORPO PERFETTO, un monologo brillante e grottesco che parla dell’ossessione di avere corpi sani e perfettamente funzionanti e che racconta la mia visione del ciclo della vita.
Scriverlo è stato liberatorio, interpretarlo per due anni è stato curativo. Spero con tutto il cuore di tornare presto in teatro e che questo testo possa evolvere anche in altre forme.
Nei prossimi articoli vi racconterò nel dettaglio i metodo alimentari con cui mi trovo meglio.
Alla prossima!